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Visualizzazione dei post da 2013

La scuola italiana promuove un ideale dello "scrivere bene" che produce testi mostruosi: specchio di ciò che va riformato.

Questa mattina, aprendo la mia mail, mi sono imbattuta in un post riportato sul blog de Il mestiere di scrivere. Luisaeditor partiva da un articolo pubblicato da Claudio Giunta, su Domenica del Sole 24 ore, per poi commentare una teoria che evidenzia ciò che molti ancora non hanno compreso. Ma bando alle chiacchiere, anch'io, come una grande blogger, vorrei trattare di ciò che ho sempre pensato ma che solo con la grande voce di Luca Serianni può diventare come una cassa di risonanza. Giunta commenta il libro in questione, che ha come titolo L'ora d'italiano. Scuola e materie umanistiche , all’interno del quale Serianni dona voce a quello stile elegante e limpido, il quale conferisce brio allo scrivere moderno. Invita i docenti a non fare dell'insegnamento del latino un feticismo, cerca di rilevare l'importanza del rapporto tra lingua e cultura; tratta i metodi di intervento adeguati per la bocciatura, che tante volte non rappresenta un mero cerotto per ...

Il potere delle parole.

INEBRIATEVI! Siate cauti con le parole, anche con quelle miracolose. Per le miracolose facciamo del nostro meglio, a volte sciamano come insetti e non lasciano una puntura ma un bacio. Possono essere buone come dita. Possono essere sicure come la roccia su cui incolli il culo. Ma possono essere margherite e ferite. Io sono innamorata delle parole. Sono colombe che cadono dal tetto. Sono sei arance sacre sedute sul mio grembo. Sono gli alberi, le gambe dell’estate, e il sole, il suo volto appassionato. Ma spesso non mi bastano. Ci sono così tante cose che voglio dire, tante storie, immagini, proverbi, ecc. Ma le parole non sono abbastanza buone, quelle sbagliate mi baciano. A volte volo come un’aquila ma con le ali di un passero. Ma cerco di averne cura e di essere gentile con loro. Le parole e le uova devono essere maneggiate con cura. Una volta rotte sono cose impossibili da aggiustare. Ann Sexton, Parole "Tutti gl...

Le energie della mente

L’ arte , cioè la capacità di vedere in modo nuovo e di immaginare qualcosa di nuovo; le idee , la vera moneta del nuovo mondo; la creatività , ovvero la capacità di produrre idee originali; gli altri , quindi la collaborazione con le altre persone; il nuovo , cioè la capacità di capire, adeguarsi e guidare i cambiamenti; saper imparare , vale a dire la voglia e gli strumenti per continuare a imparare o a usare quanto già imparato in situazioni nuove; la passione , cioè la capacità di motivarsi da soli per riuscire sempre meglio in vista di obiettivi più grandi del nostro interesse personale. Queste sono le sette energie che propone la quarta mostra bolognese, La Scienza in Piazza, nella sua edizione del 2013( http://www.lascienzainpiazza.it/ /). Tra la gente, sul suolo pubblico, la scienza si mescola all'arte in un vero e proprio Art Science center , proponendo, così, un nuovo modo di apprendere, per il quale la curiosità si intreccia all'esperienza ed il...

Elogio morale della precisione.

Vi segnalo questo bell'articolo scritto da Beppe Severgnini. Buona lettura. http://lettura.corriere.it/elogio-morale-della-precisione/#.UOlrzJvUbMR.twitter

La Cooltura

In una scena di un film italiano, poco più che contemporaneo, appare un'immagine, in primo piano, di un lato B femminile ben fatto, insomma appetibile a tutti gli intenditori di capolavori naturali; il billboard accompagna il visual con una scritta recante un unico termine storpiato, “ Cooltura” : la trama del film identifica, con essa, tutto ciò che gli uomini intendono per cura eccessiva e attenzione esagerata del proprio corpo. La cartellonistica risulta talmente provocatoria da far rabbrividire la rivoluzionaria protagonista, amante della cultura e convinta che l’essere prevalga sull’apparire. La protagonista, in realtà, sebbene dapprima rimanga restia alle tentazioni del consumismo, alla fine cede inevitabilmente, trasformandosi, ben presto, in una ragazza alla moda, preoccupata del vestire e del make up. La fine del film genera uno stereotipo diverso di acculturata, che non è dato svelare tra queste righe perché, sennò, rovinerebbe la suspance cinematografica. ...