La Spagna è un Paese europeo ricco di tipicità, di monumenti artistici e bellezze naturali. Le città racchiudono testimonianze di un passato ricco e glorioso; i colori della bandiera, dei vestiti tradizionali, i profumi della buona tavola, antiche usanze, gli artisti innovatori: tutti questi elementi contribuiscono alla creazione di un magnifico Paese, amato in tutto il mondo.
In questo post desidero porre alla vostra attenzione alcuni aspetti della cultura spagnola, percorrendo i luoghi più noti e soffermando l'interesse e la curiosità su personaggi e testimonianze artistiche che hanno reso grande la Spagna.
Vi sarà capitato di vedere sulla banda gialla anche lo stemma della Spagna: quest'ultimo è suddiviso in quattro parti, corrispondenti ai regni unificati di Castiglia, rappresentato dal castello, Léon, rappresentato dal leone, Aragona, rappresentato dalla Senyera (ovvero le fasce rosse e gialle), ed infine Navarra, rappresentato dalle catene unite.
Nella parte centrale è presente una figura araldica in palo (cioè posta in verticale), ovvero il Fleur de Lys, simbolo della casata regnante dei Borbone; le due colonne a fianco dello scudo richiamano le conquiste spagnole nel continente americano, infatti simboleggiano le mitologiche colonne d'Ercole, poste nello stretto di Gibilterra.
Altro simbolo importantissimo di ogni Paese è l'inno nazionale; quello spagnolo, chiamato la Marcha Real, Marcha de Granaderos o Marcha Granadera, è stato composto nel 1761, ma divenne inno nazionale dal XVIII secolo; il compositore rimane sconosciuto.
L'inno spagnolo è uno dei pochi al mondo a non possedere un testo ufficiale, ma quello più noto, diffuso nel corso dei secoli, è quello che potete ascoltare nel video seguente, del quale vi fornisco anche la traduzione (certamente non frutto dei miei sacrifici ma tratta dal sito stadionews.it):
Negli ultimi decenni del Novecento, la capitale ha conosciuto un rapido processo di industrializzazione, puntando molte risorse nei settori dell'alta tecnologia; inoltre, è stato realizzato un importante piano di riqualificazione delle periferie e in generale è stato investito molto sull'ammodernamento delle vie di comunicazione.
Durante il marzo del 2004, la città è stata vittima di un terribile attentato terroristico di matrice islamica nella stazione ferroviaria di Atocha.
Valencia è la seconda città dell'area mediterranea, conosciuta per il miscuglio di correnti architettoniche che hanno attraversato i secoli: infatti, le vie di Valencia costituiscono un museo a cielo aperto, all'interno del quale edifici monumentali centenari affiancano costruzioni ultramoderne. All'interno del video scoprirete la magia e l'eleganza di questo originale connubio di stili lontani nel tempo.
Capoluogo dell'Andalusia, Siviglia rappresenta un porto fluviale commerciale e industriale molto importante per la Spagna; la città rappresenta anche una delle mete turistiche più ambite, grazie ai suoi innumerevoli siti UNESCO. Centro della cultura araba per molto tempo, Siviglia ospita molti elementi che richiamano tale dominazione, tra cui la Giralda, ovvero l'antico minareto, le Reales Alcazares, cioè le fortezze reali e il pittoresco Quartiere di Santa Cruz. Siviglia ospita anche un'arena chiamata della Real Maestranza, seconda per antichità solo a Plaza de Toros di Ronda (altra città dell'Andalusia). L'Andalusia ospita altre città meravigliose, ricche di storia e arte, tra le quali Cordoba e Granada.
In questo post desidero porre alla vostra attenzione alcuni aspetti della cultura spagnola, percorrendo i luoghi più noti e soffermando l'interesse e la curiosità su personaggi e testimonianze artistiche che hanno reso grande la Spagna.
La bandiera
La bandiera della Spagna, così come ci è nota oggigiorno, è divisa in tre bande orizzontali diverse per dimensione: quelle rosse in alto e in basso sono più strette, mentre quella gialla centrale è più ampia.Vi sarà capitato di vedere sulla banda gialla anche lo stemma della Spagna: quest'ultimo è suddiviso in quattro parti, corrispondenti ai regni unificati di Castiglia, rappresentato dal castello, Léon, rappresentato dal leone, Aragona, rappresentato dalla Senyera (ovvero le fasce rosse e gialle), ed infine Navarra, rappresentato dalle catene unite.
Nella parte centrale è presente una figura araldica in palo (cioè posta in verticale), ovvero il Fleur de Lys, simbolo della casata regnante dei Borbone; le due colonne a fianco dello scudo richiamano le conquiste spagnole nel continente americano, infatti simboleggiano le mitologiche colonne d'Ercole, poste nello stretto di Gibilterra.
Altro simbolo importantissimo di ogni Paese è l'inno nazionale; quello spagnolo, chiamato la Marcha Real, Marcha de Granaderos o Marcha Granadera, è stato composto nel 1761, ma divenne inno nazionale dal XVIII secolo; il compositore rimane sconosciuto.
L'inno spagnolo è uno dei pochi al mondo a non possedere un testo ufficiale, ma quello più noto, diffuso nel corso dei secoli, è quello che potete ascoltare nel video seguente, del quale vi fornisco anche la traduzione (certamente non frutto dei miei sacrifici ma tratta dal sito stadionews.it):
Viva la Spagna!
Alzate le braccia, figli
del popolo spagnolo,
che ritorna a sorgere.
del popolo spagnolo,
che ritorna a sorgere.
Gloria alla Patria che seppe seguire
sopra l’azzurro del mare il cammino del sole
sopra l’azzurro del mare il cammino del sole
Trionfi la Spagna
Le incudini e le ruote
cantano a ritmo
dell’inno della fede
Le incudini e le ruote
cantano a ritmo
dell’inno della fede
Insieme con loro cantiamo in piedi
la vita nuova e forte del lavoro e della pace
la vita nuova e forte del lavoro e della pace
Viva la Spagna!
Alzate le braccia, figli
del popolo spagnolo,
che ritorna a sorgere.
del popolo spagnolo,
che ritorna a sorgere.
Gloria alla Patria che seppe seguire
sopra l’azzurro del mare il cammino del sole
sopra l’azzurro del mare il cammino del sole
Le città
Per iniziare il nostro tour tra i luoghi della Spagna non potevo non condurvi attraverso le vie e i monumenti della capitale, Madrid. Quest'ultima fu fondata nell'VIII secolo intorno ad un forte arabo, ma essa non ebbe una grande importanza fino a quando, nel 1561, Filippo II la scelse come nuova capitale, proprio grazie alla sua posizione centrale. Madrid attraversò i suoi secoli d'oro intorno ai secoli Cinquecento e Seicento.Negli ultimi decenni del Novecento, la capitale ha conosciuto un rapido processo di industrializzazione, puntando molte risorse nei settori dell'alta tecnologia; inoltre, è stato realizzato un importante piano di riqualificazione delle periferie e in generale è stato investito molto sull'ammodernamento delle vie di comunicazione.
Durante il marzo del 2004, la città è stata vittima di un terribile attentato terroristico di matrice islamica nella stazione ferroviaria di Atocha.
Valencia è la seconda città dell'area mediterranea, conosciuta per il miscuglio di correnti architettoniche che hanno attraversato i secoli: infatti, le vie di Valencia costituiscono un museo a cielo aperto, all'interno del quale edifici monumentali centenari affiancano costruzioni ultramoderne. All'interno del video scoprirete la magia e l'eleganza di questo originale connubio di stili lontani nel tempo.
Capoluogo dell'Andalusia, Siviglia rappresenta un porto fluviale commerciale e industriale molto importante per la Spagna; la città rappresenta anche una delle mete turistiche più ambite, grazie ai suoi innumerevoli siti UNESCO. Centro della cultura araba per molto tempo, Siviglia ospita molti elementi che richiamano tale dominazione, tra cui la Giralda, ovvero l'antico minareto, le Reales Alcazares, cioè le fortezze reali e il pittoresco Quartiere di Santa Cruz. Siviglia ospita anche un'arena chiamata della Real Maestranza, seconda per antichità solo a Plaza de Toros di Ronda (altra città dell'Andalusia). L'Andalusia ospita altre città meravigliose, ricche di storia e arte, tra le quali Cordoba e Granada.
Il capoluogo della Catalogna, Barcellona, è considerato da molti uno dei centri più belli della Spagna e ciò è dovuto alla ricchezza artistica di musei e monumenti patrimonio dell'UNESCO che la città ospita e accoglie tra le sue vie. La fama di Barcellona è legata ad uno dei maggiori esponenti del modernismo catalano, l'architetto Gaudì: il suo genio artistico trova nel Quadrat d'Or la maggiore espressione della sua architettura alternativa, ma come non menzionare la Sagrada Familia, la basilica cattolica dal progetto vasto e per questo tutt'oggi incompiuta. L'elenco dei monumenti e dei musei presenti a Barcellona potrebbe continuare, ma lascio i vostri occhi estasiarsi dal video: le immagini vi offrono una panoramica di questa città stupenda.
Tra le principali città basche vi ricordo Bilbao, sede di un importante museo di arte moderna e contemporanea, Museo Guggenheim.
Il Flamenco
Il Flamenco è uno stile musicale di danza che ha origini nel mondo dei Gitani (o almeno questa è la teoria più diffusa), ma che trova nell'Andalusia del XV un terreno fertile, in quanto terra multietnica, capace di assorbire tradizioni e usanze e farle proprie: oggigiorno, infatti, il Flamenco è una danza rappresentativa della Spagna. In base al tipo di Palos (stile musicale) eseguito variano i vestiti previsti dalla tradizione: l'uomo solitamente indossa una camicia e un pantalone stretto, mentre la donna può scegliere tra un vestito con gonna larga e uno stretto fin sopra le ginocchia.
La differenza nell'abbigliamento femminile riguarda i movimenti previsti dalla danza: infatti nella Buleria, il ritmo del Flamenco è molto veloce e le gambe accompagnano le braccia in tutta l'esecuzione; al contrario nel Tientos, il ritmo lento facilita il movimento anche nel caso di indumenti non particolarmente ampi. Altri elementi decorativi completano il vestito tradizionale: per la donna è previsto che abbia capelli raccolti, fermati con un fiore, orecchini vistosi, scarpe con tacco e velo; l'abbigliamento maschile viene completato con uno stivaletto con tacco.
Il ventaglio è un accessorio indispensabile per il Flamenco e viene impiegato soprattutto per rimarcare la sensualità della donna, già sottolineata dai movimenti; l'uomo deve invece risultare imponente e forte. I suoni della chitarra, la voce del cantante e l'interpretazione dei ballerini: Flamenco deve trasmettere un dialogo intenso tra questi elementi.
Pamplona: la corsa dei tori tra tradizione e protesta degli animalisti
Forse molti di voi conoscono la tradizione spagnola della lotta contro i tori nelle corride: i toreri agitando una stoffa rossa cercano di infastidire il toro prescelto, il quale reagisce scagliandosi contro l'uomo. Sfida, orgoglio e maestria del torero si alternano a sofferenza e declino dell'animale.
A Pamplona, nella provincia autonoma di Navarra, nel nord della Spagna, si celebra ogni anno una festa, Los Sanfermines, tra il 6 e il 14 luglio; una delle attività principali della tradizione è l'Encierro, ovvero la corsa dei tori tra le vie della città: tale inseguimento dura pochi minuti e si conclude nell'arena delle corride.
Questa tradizionale usanza, viene criticata per le atrocità alle quali, secondo alcuni, verrebbero sottoposti i tori. Il video seguente vi mostra entrambe le facce della medaglia.
I piatti tipici
All'interno del territorio spagnolo si trovano molti piatti tipici della tradizione, quelli sicuramente più noti sono la Paella, i Churros e il Gazpacho.
La storia della Spagna
Per conoscere fino in fondo la Spagna, il suo popolo, gli usi, i costumi e per comprendere il presente di questa terra, è necessario, quantomeno, avere un'infarinatura in merito a ciò che caratterizzò il Paese nel corso dei secoli. Proprio per tale motivo, ho deciso di fornirvi qui un sunto delle principali dominazioni che banchettarono sul suolo spagnolo, ma al contempo il link vi permetterà di avere tutte le informazioni circa la grandezza politica, economica e culturale che fu la Spagna.
bellissimo blog . unica lamentela forse integrare video più relativi alla storia della spagna
RispondiEliminaTi ringrazio. Si accettano suggerimenti :)
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